Storia e memoria della Russia sovietica nella Russia di Putin*
di Vincenzo Medde
Luglio 1997. Irina Flige e Veniamin Iofe presero un treno notturno da San Pietroburgo a Medvezhya Gora, nella Repubblica di Carelia, dove avrebbero potuto disporre dell’aiuto di un reparto di reclute accampate nelle vicinanze. A loro si era unito Yuri Dmitriev, capo della Memorial Society di Petrozavodsk capitale della Carelia. Cercavano di ritrovare il luogo dove erano stati sepolti in gran segreto oltre mille prigionieri delle isole Soloveckie trucidati nel novembre del 1937 per ordine del governo sovietico.
Arborea 1950-1955. La riforma agraria. Da mezzadri a coltivatori diretti*
di Lucia Capraro
Il problema della proprietà della terra era sentito ad Arborea da ben prima della pubblicazione della Legge Stralcio del 21.10.1950 sulla creazione della piccola proprietà contadina. In realtà, tutti i mezzadri che si erano stabiliti nella bonifica erano convinti che la terra sarebbe diventata loro dopo un certo numero di anni nonostante non esista un documento che parli di questa possibilità. Ai mezzadri erano note infatti le affermazioni del primo presidente della Società Bonifiche Sarde ing. Dolcetta, il quale, secondo un delegato sindacale, ancora nel 1926, in una sua relazione al Governo sui lavori di trasformazione agraria della zona di Mussolinia, avrebbe affermato che «il fine che si proponeva la SBS era il miglioramento costante delle condizioni di vita sotto l’aspetto igienico, demografico economico e sociale, dei lavoratori, cui per diritto di natura competeva la proprietà della terra che trasformavamo»1.
Il furore degli esclusi tra racconto e repressione. Stati Uniti e Unione Sovietica negli anni Trenta
di Vincenzo Medde
Negli anni Trenta, dentro alla Grande Depressione, si svolse negli Stati Uniti un altro grande dramma ambientale, economico e sociale. Negli stati della Dust Bowl — Texas, New Mexico, Colorado, Nebraska, Kansas, Oklahoma –, la siccità prolungata, la crisi economica, l’uso intensivo delle macchine, la stretta delle banche ridussero in miseria i coltivatori, costringendoli a vendere tutto quel che possedevano per mettersi in cammino, in carovane di miseria e di dolore, verso la California, dove speravano di trovare lavoro e accoglienza.
Non dare i numeri. Come Stalin seppellì il censimento del 1937 e falsificò quello del 1939
di Vincenzo Medde
Grafico nascite e decessi
Governi e dittature del passato, per controllare e falsificare le informazioni utili alla propaganda, hanno fatto uso di mezzi forse meno sofisticati di quelli a disposizione nei social media contemporanei, ma certo sono risultati, per un lungo tempo, altrettanto efficaci e molto più devastanti. Un esempio di manipolazione e di falsificazione, che ancora dà del filo da torcere a demografi e statistici che vogliano ricostruire la reale consistenza della popolazione sovietica negli anni Trenta, lo offre la storia dei censimenti in Urss del 1937 e del 1939.
Fascismo e antifascismo ieri e oggi
Un libro e un’intervista
«Se esiste una lezione della storia è che essa non si ripete: è un insieme di “fatti” materiali, culturali, militari, politici, sociali, mentali unici e irriproducibili e il compito specifico degli storici è quello di ricordare all'opinione pubblica di non confondere possibili somiglianze tra eventi attuali e altri del passato, con la possibilità che il passato si riproduca nell'oggi e quindi di non cadere nel tranello di spiegare il recente con il remoto, inseguendo l’“idolo delle origini”».
Cliccare su LEGGI TUTTO per ascoltare un’intervista ad Alberto De Bernardi.
Disumana è la potenza della fame: il Holodomor in Ucraina nel 1932-33 / Parte seconda e terza
di Vincenzo Medde
Unione Sovietica, seconda metà del 1932. Carestia, requisizioni forzate anche delle riserve alimentari minime, repressione e deportazione dei contadini, timori di una possibile perdita dell’Ucraina. Fu in questa congiuntura che Stalin prese la decisione di utilizzare la carestia, che non aveva espressamente voluto, ma che era la conseguenza diretta delle politiche economiche e sociali sovietiche – industrializzazione accelerata, collettivizzazione forzata, liquidazione dei kulak –, per dare una lezione ai contadini che resistevano al potere comunista e che costituivano la base sociale del nazionalismo ucraino. Si trattava di piegare definitivamente la resistenza nelle campagne ed eliminare ogni velleità autonomistica della Repubblica Ucraina.
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