TRAMATZA, via Manca Lupati 25 – 1717
La porta è inserita nel prospetto di una casa ad un piano che ha una parziale sopraelevazione sul lato sinistro. Stipiti monolitici e architrave presentano una cornice debolmente rilevata, con profilo concavo-convesso, entro cui è inscritto un fregio a punte di diamante. Nella parte mediana dell’architrave cornice e fregio generano la fiammella islamica, sovrastata da un motivo cruciforme a dentelli e recante, nello specchio inferiore, l’iscrizione DF. Ai lati della fiammella è incisa una data (AN^O 1717), mentre due rosette clipeate a sei petali sovrastano la cornice alle estremità dell’architrave.
SENEGHE, corso Umberto 72 – 1619
La porta è inserita nel prospetto lapideo di una casa a due piani che si affaccia sul Corso Umberto I. Gli stipiti monolitici nascono da basi squadrate e hanno modanature concavo-convesse, dall’andamento lineare, che sottolineano la strombatura della porta; nell’architrave assumono un andamento curvilineo e si inflettono per generare la fiammella islamica. Ai lati della fiammella, nello spazio compreso tra due rosette clipeate a sei petali, è incisa la data MDCXIX. Una fascia con motivo reticolare a rombi e triangoli umbonati conclude superiormente l’architrave.
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SENEGHE, via Mazzini 8 – XVIII sec.
Le mostre della porta si trovano all’interno di un’abitazione e sono state ricomposte con funzione diversa da quella originaria. Architrave e stipiti monolitici sono percorsi da un fregio a punte di diamante entro una cornice dal profilo concavo-convesso, che in prossimità della fiammella islamica si moltiplica fino a riempirne lo specchio inferiore. Superiormente, in corrispondenza del vertice, trova il suo centro una corona di cerchi concentrici, decorati a punta di diamante e interrotti unicamente dalla cuspide della fiammella. Alle estremità superiori dell’architrave si inscrivono due semplici rosette a sei petali.
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SENEGHE, via Mazzini 24 – XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto lapideo di una casa d’abitazione a due piani. Gli stipiti monolitici, piuttosto rovinati nella parte inferiore, nascono da basi segnate mediante incisioni orizzontali e presentano una modanatura a toro delimitata esternamente da una cornice a denti di sega. Lo stesso motivo prosegue anche nell’architrave ed è arricchito da tre rosette clipeate a sei petali: una, al centro, in corrispondenza della fiammella islamica e due, di dimensioni maggiori, in corrispondenza degli stipiti. La rosetta centrale e la fiammella occupano un campo delimitato da una doppia linea a denti di sega; con l’insolito motivo a denti di sega è inciso anche il profilo della fiammella.
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SENEGHE, via Pippia 59 – fine XVII-XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto lapideo di una casa a due piani. Gli stipiti monolitici sono percorsi da un fregio a punte di diamante entro una cornice lineare dal profilo concavo-convesso che, proseguendo nell’architrave, genera la fiammella islamica. Quest’ultima è arricchita, inferiormente, da una palmetta e, superiormente, da due piccole volute da cui nasce un’incisione cruciforme. Dai bracci della croce ha origine un’incisione a dentelli che descrive un semicerchio. Nella parte superiore dell’architrave, disposte simmetricamente ai lati della fiammella, sono incise due rosette a sei petali entro clipei dentati e altre due rosette a sei petali di dimensioni appena maggiori.
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SENEGHE, via Pippia 61 – fine XVII sec.
La porta è inserita nel prospetto lapideo di una casa a due piani. Le mostre della porta recano motivi decorativi di tradizione gotico-catalana: l’architrave presenta una strombatura gradonata che si inflette per generare la fiammella islamica e tre rosette clipeate a sei petali, una al centro e due alle estremità; gli stipiti recano capitelli a testa di mazza decorati con motivi geometrici a chevrons. Nei punti d’intersezione tra stipiti e architrave il disegno è stato alterato e gli spazi sono stati colmati con malta e pietre.
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SENEGHE, via Roma 10-12 – fine XVI-inizio XVII sec.
Le quattro finestre sono collocate rispettivamente al piano terra (una) e al piano nobile (tre) di un palazzo padronale, acquisito dal comune e attualmente adibito a centro polifunzionale. Tutte architravate e pressoché identiche nella foggia e nelle dimensioni, poggiano su davanzali aggettanti e con modanature gradonate. Sormontate da sopracciglio aggettante e retto da capitelli pensili a testa di mazza decorati con motivi fitomorfi, le finestre presentano l’architrave modanato retto anch’esso da capitelli a testa di mazza poggianti su esili colonnine, impostate su basi poligonali.
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SENEGHE, via Roma 23 – fine XVII-inizio XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto lapideo di una casa d’abitazione a due piani. Architrave (sormontato da arco di scarico ribassato)e stipiti sono decorati con fregio a punte di diamante, disposte in doppia fila e separate da un listello dal profilo convesso, che termina nella parte superiore con la fiammella islamica. Gli stipiti hanno basi scolpite ma assai deteriorate, piccoli capitelli a testa di mazza decorati con motivi fitomorfi e strombatura dal profilo concavo-convesso. Il fregio, rettilineo negli stipiti e sinuoso nell’architrave, non rispetta il disegno originario a causa dell’ampliamento della porta.
SCANO MONTIFERRO, via Mannu 5 – XVIII sec.
La finestra è inserita nel prospetto lapideo di una casa a due piani. Gli stipiti poggiano su un davanzale aggettante modanato a cavetto e sono decorati con un fregio lineare, debolmente inciso, che termina inferiormente con un motivo a volute. L’architrave, sovrastato da un arco di scarico ribassato, presenta lo stesso motivo decorativo arricchito, nella parte mediana, da una fiammella islamica fortemente geometrizzata e da un rombo coi lati leggermente concavi, inscritto entro due cerchi concentrici. Ai lati della fiammella campeggiano due rosette clipeate a sei petali. L’inserimento di due blocchi lapidei nel punto d’intersezione tra stipiti e architrave interrompe la continuità del disegno.
SANTULUSSURGIU, via dei Dragoni – inizio XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto intonacato di una casa a due piani. Una cornice con fregio debolmente rilevato dal profilo concavo-convesso, entro cui è inscritto un ulteriore fregio a punte di diamante, decora la parte inferiore degli stipiti e l’architrave. Nella parte mediana dell’architrave cornice e fregio generano la fiammella islamica mentre alle estremità dell’architrave due rosette clipeate a sei petali sovrastano la cornice.
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SANTULUSSURGIU, via Deodato Meloni 1 – XVII sec.
La porta è inserita nel prospetto dell’edificio a due piani che ospita il Museo della Tecnologia contadina. Le basi da cui nascono gli stipiti sono modanate a gola e toro e mostrano un motivo prismatico nel prospetto. Gli stipiti hanno due scanalature parallele che danno luogo ad una cornice semplice e lineare che prosegue anche nell’architrave, dove s’interrompe, al centro, per ospitare un clipeo con fiore a otto petali. Nella parte superiore, immediatamente al di sopra della cornice già descritta, si sviluppa un motivo decorativo a semirosette con volute apicali. Sovrasta l’architrave una mensola aggettante con modanature a spigolo vivo. I motivi decorativi della porta sono di gusto spiccatamente classicheggiante.
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SANTULUSSURGIU, via GB Manca 4 – seconda metà XVII sec.
La finestra è inserita nel prospetto intonacato di una casa d’abitazione. Gli stipiti sono percorsi da un fregio a punte di diamante entro una cornice lineare dal profilo concavo-convesso, che nasce da basi in cui sono scolpite due rosette clipeate a sei petali. Il fregio, proseguendo nell’architrave, genera la fiammella islamica nel cui specchio inferiore si inscrive un piccolo fiore a sei petali. Ai lati della fiammella con un’incisione a dentelli sono realizzate due croci e, più esternamente, due semicerchi, nascenti simmetricamente dal bordo superiore della cornice. La mensola che regge gli stipiti presenta un campo rettangolare ribassato coi lati brevi che includono semicerchi.
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SANTULUSSURGIU, via S. Vincenzo 32 – metà XVII sec.
La finestra è inserita nel prospetto intonacato di una casa a due piani. Stipiti e architrave sono finemente lavorati e presentano una modanatura che evidenzia la strombatura dell’apertura. Gli stipiti mostrano un fregio a punte di diamante entro una cornice dal profilo concavo-convesso, nascente da basi ottenute dalla sovrapposizione di due elementi, uno cilindrico e l’altro conico, e terminante con un capitello a testa di mazza, dalla plastica elegante e raffinata, che riproduce un motivo geometrico stilizzato. Il fregio prosegue anche nell’architrave ed è sovrastato, alle estremità, da due rosette a sei petali entro clipei a dentelli e, al centro, da un clipeo dentato entro il quale si inscrive un fiore cruciforme a quattro petali. La fiammella islamica è rappresentata da una piccola incisione triangolare, praticata tra il bordo inferiore del clipeo dentato e il margine superiore del fregio modanato.
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SANTULUSSURGIU, via S. Vincenzo 32 – 1671
La finestra è inserita nel prospetto intonacato di una casa a due piani. Gli stipiti mostrano un fregio a punte di diamante, entro una cornice dal profilo concavo-convesso, nascente da basi decorate con una rosetta clipeata a sei petali. Il fregio prosegue nell’architrave ed è sovrastato da una mensola modanata poggiante su dentelli. Nella campitura orizzontale tra la mensola e il fregio sono ospitati due semicerchi incisi a dentelli, entro i quali si legge AN^O (in quello sinistro) e 1671 (in quello destro); lo spazio ai lati della fiammella reca l’iscrizione R^do SALIS. Lo specchio inferiore della fiammella islamica ospita un piccolo fiore a otto petali.
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SANTULUSSURGIU, vico Eleonora d’Arborea 5 – 1719
La porta è inserita nel prospetto ad angolo di una casa d’abitazione a due piani. Gli stipiti monolitici sono decorati con un fregio a punte di diamante entro una cornice dal profilo concavo-convesso, che prosegue anche nell’architrave, dove si inflette per generare la fiammella islamica. Nello specchio inferiore della fiammella si inscrive una rosetta a otto petali mentre ai lati del suo vertice è incisa la data 1719. Procedendo verso l’esterno, con disposizione simmetrica, si sviluppa una teoria di rosette a otto petali entro spazi rettangolari.
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SANTULUSSURGIU, vico S. Pietro 7 – 1730
Una cornice piatta, demarcata da un’incisione lungo il perimetro, decora stipiti e architrave, nella cui parte mediana s’interrompe per ospitare una rosetta clipeata a sei petali. Le basi degli stipiti, marcate da un’incisione a quarto di sfera, poggiano su una mensola con modanatura aggettante e dentellata. Al di sotto è ospitato uno stemma triangolare raffigurante una brocca con motivi floreali. La parte superiore dell’architrave mostra una decorazione su tre fasce coronata da una mensola aggettante e dentellata. Nella prima fascia sono ospitati cinque riquadri variamente decorati: con una stella a sei punte quello mediano, con motivi floreali finemente modellati i due laterali, mentre sono segnati solo nel perimetro i due più esterni. Nella seconda fascia, entro un’unica cornice, s’inscrivono due rosette a otto petali e un monogramma riccamente stilizzato. Nella terza fascia è presente l’inscrizione ANNO D^NI MDCCXXX.
RIOLA SARDO, via Sant’Anna 39 – XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto di una casa d’abitazione a due piani che sul lato destro si riduce ad un piano. Gli stipiti, non monolitici, sono decorati con incisioni fitomorfe (una rosetta e una margherita clipeate a sei petali e un fiore dai petali lanceolati) alle quali si sovrappongono, nella parte alta, due elementi figurati di dubbia datazione che sembrano riprodurre suppellettili liturgiche. Poggia sugli stipiti un lungo architrave decorato con due rosette clipeate che si dispongono, simmetricamente, ai lati di un disco in cui campeggiano una croce e due figurine umane schematiche, anch’esse di dubbia datazione. Nella parte alta, un fregio a dentelli sorregge una mensola aggettante modanata.
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RIOLA SARDO, via Sant’Anna 41 – fine XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto di una casa ad un piano. L’architrave, elegantemente decorato, poggia su due stipiti non monolitici che nella parte superiore mostrano un fregio a punte di diamante entro una cornice dal profilo concavo-convesso. Lo stesso fregio è presente anche nell’architrave dove, nella parte mediana, si inflette per generare la fiammella islamica, nel cui specchio inferiore si scorge un motivo non più leggibile. Al di sopra della fiammella un cerchio dai raggi curvilinei separa una simmetrica decorazione a foglia di palma. Una mensola aggettante su dentelli sovrasta l’architrave.
PAULILATINO, p.zza Canelles 6 – fine XVII-inizio XVIII sec.
La finestra è inserita nel prospetto lapideo di una casa a due piani. Gli stipiti originari, monolitici, sono decorati da un fregio a punte di diamante inscritto entro una cornice dal profilo concavo-convesso che nasce da rosette clipeate a sei petali; il motivo prosegue nell’architrave dove, nella parte mediana, si inflette per dar luogo alla fiammella islamica. All’apice della fiammella è incisa una croce, mentre ai lati si inscrivono, simmetricamente, due rosette a sei petali entro clipei decorati con denti di sega. Le parti incise delle mostre sono più chiare e conservano ancora tracce di tinteggiature successive.
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PAULILATINO, via Nazionale 91 – XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto intonacato di una casa ad un piano. Gli stipiti monolitici presentano un fregio a punte di diamante che delimita la modanatura concavo-convessa con cui è segnata la strombatura dell’apertura. Originariamente gli stipiti terminavano col capitello a testa di mazza, di forma anulare e con scanalature verticali e doppia risega, oggi risultano integrati da tre blocchi litici in cui sono stati scolpiti gli stessi motivi decorativi. L’architrave presenta la stessa modanatura, ma viene negata la coerenza del disegno a causa della riduzione dell’apertura. Sopra della cornice modanata, è inciso un motivo decorativo a reticolato romboidale, nella cui parte mediana è stata inserita successivamente una piastrella marmorea col monogramma di Cristo.
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PAULILATINO, via Tigellio 1 – XVIII sec.
La finestra è inserita nel prospetto lapideo di una casa adibita ad uso commerciale. Gli stipiti monolitici poggiano su un davanzale non originale e sono decorati con una cornice dal profilo concavo-convesso, nascente da basi che mostrano fiori a quattro petali. Nell’architrave la stessa cornice ospita, al centro, un disco con raggi curvilinei ed è sormontata da una modanatura poco aggettante a listello.
NURACHI, Via Amsicora 9 – fine XVIII sec.
La porta è inserita nel prospetto intonacato di una casa d’abitazione ad un piano. L’architrave presenta un fregio a punte di diamante disposte in doppia fila e separate da un ulteriore fregio dal profilo a toro. Gli stipiti monolitici sono percorsi dallo stesso motivo che s’interrompe per lasciare posto, a mezza altezza circa, ad una rosetta clipeata a sei petali e, nel punto d’intersezione con l’architrave, ad un fregio a linee verticali dal profilo concavo-convesso che riproduce in piano il motivo plastico dei capitelli a testa di mazza.
NARBOLIA, P.zza d’Italia 3 – fine XVII sec.
La finestra è inserita nel prospetto lapideo a vista di una casa minima. Gli stipiti monolitici sono decorati con un fregio a punte di diamante entro una cornice dal profilo concavo-convesso. Il motivo decorativo, che in origine proseguiva anche nell’architrave, non è più visibile a causa del taglio effettuato per ampliare l’altezza della finestra. Si conserva, tuttavia, la parte superiore della fiammella islamica, ai lati della quale si dispone con simmetria un fregio a spina di pesce. Al di sopra una teoria di dentelli regge una mensola aggettante dal profilo modanato.
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NARBOLIA, via E. d’Arborea 4 – fine XVII-inizio XVIII sec.
La finestra è inserita nel prospetto di una casa ad un piano che ha una parziale sopraelevazione sul lato destro. Gli stipiti, sopraelevati alla base due conci squadrati ma non decorati, mostrano un fregio a punte di diamante entro una cornice con modanatura concavo-convessa che, a mezza altezza, s’interrompe per ospitare un fiore clipeato a sei petali. L’architrave è decorato con lo stesso fregio arricchito dalla fiammella islamica, mentre una decorazione a foglia di palma si sviluppa con andamento simmetrico nella parte superiore ed è concluso, alle estremità, da due piccoli riquadri che ospitano un fiore a quattro petali.